Carol Rama era un'artista italiana del dopoguerra e contemporanea nata nel 1918. Figlia di un piccolo imprenditore che produceva anche biciclette, l'autodidatta Carol Rama iniziò a dipingere nella sua prima adolescenza. A seguito di dolorosi episodi familiari, tra cui il trattamento psichiatrico della madre e il probabile suicidio del padre, la sua arte diventa un modo per esorcizzare sofferenze e paure interiori. Tra i suoi amici annovera Felice Casorati, Edoardo Sanguineti e Corrado Levi, e conosce Pablo Picasso, Man Ray e Andy Warhol.

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Le opere di Rama, che si estendono nell'arco di sette decenni (1936–2006), costituiscono un antiarchivio che permette di ricostruire le avanguardie del Novecento, la cui opera anticonformista e trasgressiva emerge nell'ambito culturale e artistico torinese nel Anni '30 e '40 per attraversare l'intero secolo con passione e vitalità.

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“Non ho avuto maestri pittori, il senso del peccato è il mio maestro. Il peccato è una trasgressione del pensiero” -Carol Rama

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